Capitolo XXI: Visita a domicilio
Anya poteva capire cosa stava provando la povera Rosana, e avrebbe voluto rimanerle vicina, ma il tempo giocava a loro sfavore. Troppe novità erano venute a galla negli ultimi giorni, e decisioni rapide dovevano essere prese. Ma non prima di aver ben chiara la situazione. Dopo una decina di minuti i tre Uratha arrivarono davanti alla porta del palazzo dove risiedeva Derek.
"Bene, ora come procediamo?" chiese Anya.
"Sergej sa cosa fare" rispose Grigor, mentre si guardava attorno per notare se occhi indiscreti erano puntati su di loro.
"E' pieno giorno però, cazzo..." protestava Sergej, mentre estraeva dalla tasca la sua pinza multiuso.
Un minuto scarso di lavoro e la porta si aprì.
"Certo che sei bravo con i buchi, eh?" lo scherzò Anya, mentre sinuosa scivolava all'interno del palazzo.
"Meno male che sei come una cugina, senò te lo farei vedere io come sono bravo!" sbottò Sergej, riponendo la pinza.
"Ok, rimaniamo concentrati ragazzi" disse infine Grigor, chiudendosi la porta alle spalle.
Il Palazzo era molto scarno, costruito nel quartiere delle case popolari. Un paio di appartamenti erano al piano terra, mentre una stretta scalinata partiva ad appena cinque metri dall'ingresso, portando ai piani superiori. L'appartamento di Derek era al terzo piano, e i tre si avventurarono sino ad esso.
"Altro giro, altra corsa..." disse Sergej, le pinze multiuso già pronte al lavoro
"Hey...quella è una mia battuta..." fece notare Grigor.
La porta dell'appartamento di Derek risultò un poco più complicata da aprire, ma un minuto e mezzo dopo si arrese all'abilità di Sergej.
I tre si sparsero all'interno dell'appartamento, alla ricerca di qualsiasi indizio. Anya andò in camera da letto, quasi più curiosa di vedere lo stato in cui versava dopo una notte e una mattina di "lavoro" di Rosana, Grigor si mise a setacciare l'ingresso e la posta, mentre Sergej si mise alla scrivania dal computer del Detective.
"Un Apple....certo che ne fa di soldi per essere un detective..." disse prima di iniziare il suo hacking.
Il sistema operativo della Apple non era il pane quotidiano di Sergej, ma i risultati furono ottimi lo stesso. In meno di un quarto d'ora aveva settacciato le cartelle nascoste del Detective, trovando inizialmente poco e niente. Poi si imbattè in una sottocartella criptata dal nome "ctr_indg". Incuriosito dal nome, Sergej forzò il file, e ne trovò al suo interno un piacevole contenuto.
Anya, nel frattempo aveva annusato la camera da letto di Derek, alla ricerca di qualche traccia diversa da quelle che si aspettava, ma non ne sentì. Poi, però, la sua attenzione cadde su un bloc-notes a fianco del letto. Poteva essere una coincidenza ma era dello stesso tipo che aveva trovato qualche notte prima nella tana del Beshilu. Il notes era ancora pulito, ma era evidente la mancanza di alcuni foglietti. Si mise in cerca di una matita.
"Ci siamo!" sentirono un paio di minuti dopo Grigor e Sergej. Anya uscì dalla camera da letto, in un atteggiamento che poteva definirsi scodinzolante.
"Guarda qua, nerd!" disse porgendo un foglio di notes sul quale era stata passata più volte una matita sino a ricoprirne una zona. Grazie al noto stratagemma, i solchi lasciati dalla biro sul foglio precedente a quello tracciato con la matita, formavano ciò che vi era stato scritto, nel qual caso un indirizzo.
"Ci risiamo con gli indirizzi?" protestò Grigor "Pare di si" gli rispose Anya.
"Direi che la cosa non mi stupisce più di tanto" ribattè Sergej "ho scoperto che il caro Detective sta facendo delle contro indagini, a nostro favore"
"Contro indagini?" domandò Anya "Si, in pratica qualcuno lo minacciava per tenerci sott'occhio, ma lui sta risalendo all'identità di questa persona, purtroppo però sul computer non ho trovato altro, evidentemente non vuole lasciare troppe tracce." spiegò Sergej, spegnendo il terminale.
"Questo rincuorerà Rosana" disse, sollevata, Anya.
"Ok, direi che abbiamo finito qui, filiamo via" disse Grigor.
"E una volta tanto non è morto nessuno..." pensò Sergej, chiudendo la porta.