03 aprile 2006

Markus Drovsky


Mi chiamo Markus Drovsky, sono nato nella periferia di Mosca in un inverno di 35 anni fa. I miei genitori erano gente umile. Mio padre lavorava come corriere per una piccola ditta, mia madre faceva la casalinga nelle case del quartiere. Sono cresciuto andando in giro con mio padre mentre faceva le consegne, girando per i quartieri, anche i peggiori, della città e anche fuori quando serviva.
Quando avevo 16 anni ci siamo trasferiti a San Pietroburgo , mio padre ha trovato lavoro al porto e mia madre altre case da accudire. Avevamo trovato un alloggio nei pressi del porto, e cosi ho cominciato a frequentare i ragazzi che giravano li, poi dopo qualche anno ho cominciato a frequentare anche altra gente...è cosi che sono entrato a far parte dell'organizzazione. Ho cominciato con lavoretti piccoli,poi via via sempre più grossi e...beh sporchi...
Proprio mentre facevo uno di quei lavoretti una notte di 7 anni fa è successo qualcosa che mi ha fatto vedere la vita in modo diverso da come la conoscevo...diversa in tutto...
Era gia un po' di giorni che mi sentivo strano, attratto da cose che prima mi lasciavano indifferente; io, che da quando potevo permettermelo mi trastullavo con il buon vino italiano e i cibi particolari, avevo sempre più voglia di mangiare solo bistecche ai ferri molto al sangue e mi soffermavo spesso a guardare il cielo la notte...comunque mentre lavoravo per commissione dei miei capi mi sono trovato a "incoraggiare" un tipo a restituire dei soldi in una notte di luna piena quand'ecco che alle mie spalle spunte "qualcosa" che mi prende e mi morde le spalle lasciandomi quasi privo di sensi. Nel mio lavoro non puoi andare in ospedale e dire "ehi, sono ferito curatemi" quindi sono andato nell'unico posto dove sapevo sarei stato al sicuro: casa dei miei...e li fu il mio sbaglio...per fortuna non ricordo bene cosa accadde, ma i frammenti di sensazioni che ho mi bastano per intuirlo...sangue...ossa spezzate...furia incontenibile che si sprigiona...e poi la Luna, alta splendida e piena...
Poi il nulla...ricordo solo che poco dopo arrivò Alexander. Alexander, l'uomo... beh...l'essere a cui forse devo di più della mia vita. Mi spiego cosa ere successo, cosa mi era successo, cos'ero diventato. Mi raccontò tutto e...e mi chiese scusa...scusa per non essere arrivato prima; mi disse che erano giorni che mi cercava e quella notte era stato trattenuto da altri e quindi non aveva potuto darmi lui il "morso" come avrebbe voluto. Non sapeva chi era stato al suo posto ma visto che ero stato abbandonato, mi offrì di entrare a far parte del suo branco, il branco che stava creando a San Pietroburgo.
Io accettai, che altro avevo da fare dopo quello che mi era successo e quello che avevo fatto, ed è cosi che inizio tutto...che iniziò la mia vera vita, una vita in cui altri come me , mi disse Alexander, sarebbero presto entrati a far parte e che io avrei dovuto aiutarlo in questo...
Ululando alla luna.
Ma in fondo perchè vi racconto la storia del mio passato?
Non ha alcun valore per me; quello che conta è il presente e il futuro.
Con il mio branco. Il branco di Alexander...


1 Commenti:

Blogger Zer0 ha detto...

Poteva filare tutto liscio col personaggio di Red? Ovviamente no e infatti ho dovuto risitemare il tutto perchè il Blog si rifiutava di pubblicarlo mantenendo i margini (e in pratica tutta la storia risultava scritta ben oltre il margine destro...)

Cmq ora è tutto fissato e la storia è ottima.

2:03 PM  

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