11 aprile 2006

Capitolo V : Il piano di azione (seconda seduta 05/04/06 - terza parte)

"Ragazze, sono tornato!"
Sergej entrò dalla porta dell'appartamento di Rosana, baldanzoso e con sguardo fiero e sicuro di se. Aveva preferito evitare l'entrata teatrale dalla finestra della stanza passando dai tetti come avevano fatto Markus ed Anya.
"Siediti, idiota." Rispose Markus, con fare ancora più sicuro. L'ordine fu eseguito con rapidità.
Rosana era intenta a fasciare le ferite che aveva riportato Markus, ferite abbastanza profonde e sicuramente a rischio di infezione, se solo non si fosse trattato del corpo di un Uratha il quale avvertiva i tagli come un leggero fastidio alla gamba e all'addome, utilizzando le parole dello stesso Markus.
"Come vi stavo dicendo" continuò "il bastardo del Topo era uno importante, ci stava spiando per un motivo preciso."
"Già, peccato che ad un tratto gli sia esplosa la testa..." interruppe Sergej
"Siediti e stai zitto, idiota." Nuovamente, prontezza e precisione nell'azzittirsi furono degne di nota in Sergej
"Purtroppo, la lotta non ci ha permesso di lasciarlo vivo. Il Topo si era comunque scorporato e quindi dubito fortemente che avremmo potuto ricavare informazioni da quel barbone"
"Anya prima mi ha parlato di un notes?" chiese Grigor, seduto sul bordo della scrivania della stanza
"Ci stavo giusto arrivando...AHIA! Fai piano con quell'arnese" esclamò Markus
"E' solo acqua ossigenata, e questo è un tampone" lo rimproverò Rosana
"Si, ma brucia...Il notes, dicevo, lo abbiamo trovato in un foro del muro, sopra ci sono indicati due luoghi" Anya fece passare il notes ai compagni
"Una zona del molo, e il mai più finito centro commerciale Pietrogrado?" chiese accigliato Grigor
"Esattamente, ma la cosa più rilevante sono gli orari" fece notare Anya
"Cos'hanno di particolare?"
"Credo che centrino con la morte di Alexander..." un cupo silenzio cadde nella stanza.
"E come possono centrare con la sua morte?" chiese Rosana.
"A causa di questo" disse Markus, srotolando il lembo di pelle staccato dal barbone.
"Cristo Markus! Quella è pelle umana?" disse Grigor
"Secondo te? Vuoi annusare?"
"Hai strappato la pelle di quel poveraccio, dopo avergli fracassato la testa?"
"Perchè guardi sempre il lato bruto delle cose? Ho prelevato una prova interessante dal corpo morto di un possibile cavalcato. Io la chiamo Caccia Preventiva. Ammazzali, finchè non possono ancora rompere i coglioni"
"Ha una sua logica..." disse Sergej
"In ogni caso, la cosa interessante è incisa su questo lembo di pelle" Grigor e Rosana guardarono il simbolo stilizzato inciso."Sembra un ragno." Disse Rosana
"Però era inciso su un Cavalcato da un Beshilu, quindi dovrebbe raffigurare un Topo" fece notare Markus
"Ma infatti c'è anche un Topo." Disse Grigor, indicando la parte interna del disegno "guardate, questa freccia in basso indica la coda nodosa del ratto, il naso è quel cerchiolino lassù.""Potrebbe essere...Ma che centrano i Beshilu con le Azlu?" si chiese Anya, girando la testa e cercando di vedere Topi o Ragni in quel disegno. Francamente lei ci vedeva anche una piovra.
"Rimaniamo con i piedi per terra e analizziamo le prove che abbiamo, non incominciamo a fare supposizioni" esordì Sergej, in una rinnovata serietà "direi che è il caso di fare un paio di indagini. Io controllerò in rete, voglio vedere se quel simbolo è qualcosa di commerciale e conosciuto oppure no, e intanto lavorando con un programma di disegno potrei scorporarlo ed analizzarlo meglio."
"Mi stupisci, cucciolo" lo incalzò Markus "Ma hai ragione. Allora io farò qualche telefonata, manderò un paio di ragazzi a controllare il molo, so chi chiamare."
"Io posso andare sino al centro commerciale domani, ho una pausa nel primo pomeriggio" propose Grigor
"Non è il caso che tu ci vada da solo" disse Anya
"Anya ha ragione, ci possiamo andare insieme al pomeriggio" concluse Markus.
"Bene. E' stata una nottata piuttosto agitata, vero ragazzi?" Rosana aveva lo sguardo stanco "Direi che è il caso per tutti di andare a riposarsi. A quanto pare ci aspetta un periodo molto movimentato."
Tutti annuirono silenziosamente e, ad uno ad uno, abbandonarono la stanza. Per ultimo uscì Grigor guardando profondamente Rosana. Non avevano voluto menzionare la loro visita nell'Hisil al resto del branco, Rosana preferiva saperne di più prima di discuterne.
Quando anche Grigor abbandonò la stanza, Rosana si lasciò cadere su letto e si abbandonò al dolore della perdita di Alexander.
Oltre che dagli occhi, quella notte pianse anche dal cuore.